Recensione del libro Il Potere dell’Essenziale – L’arte di fare spazio nella casa e nella vita – Autrice: Elena Greggia

Quando mi è stato proposto di scrivere la recensione di un libro che potesse essere di ispirazione per i professional organizer ho subito pensato a Il potere dell’essenziale di Elena Greggia. Già dalle prime pagine si percepisce infatti che questo non è un vero e proprio manuale di riordino, è quasi un viaggio in un riordino interiore, esattamente quello che anche noi P.O. ci auguriamo di riuscire a far compiere ai nostri clienti attraverso il semplice atto del riordino e della riorganizzazione.

L’autrice parte elencando quelli che sono i cinque pilastri del suo metodo di riordino:

  1. non iniziare mai a caso (deve esserci sempre uno sguardo o un pensiero iniziale)
  2. darsi dei tempi e rispettarli (avere un programma stabilizza la mente)
  3. fare una cosa alla volta (è il segreto del successo)
  4. mettere accuratezza in ogni azione (nella lettura si scoprirà la potenza di questa parola)
  5. mettere piacere in tutto ciò che si fa (la felicità nutre il risultato).

Sia che si debba svolgere un lavoro in ufficio, o sbrogliare una situazione particolarmente tesa in famiglia, questi cinque principi costituiscono le fondamenta di ogni attività di riordino

Nella società d’oggi si è educati ad essere multitasking e a compiere più azioni contemporaneamente per poter ottimizzare i tempi, quando invece è importante esattamente il contrario. Per poter godere appieno di ogni momento, ogni azione andrebbe compiuta singolarmente, bene, fino in fondo, con attenzione e presenza d’animo a quello che si sta compiendo. Quante volte non si porta a termine ciò che viene iniziato perché nel frattempo la mente si è persa in un altro pensiero?

Se tutte le persone provassero a vivere davvero nel qui ed ora e a pensare quanto è importante porre attenzione e accuratezza nei gesti che compiono per portarli a termine con consapevolezza, si farebbero un regalo molto importante: il tempo. Spesso, presi dal voler essere multitasking a tutti i costi, ci si dimentica di vivere appieno ciò che ci sta succedendo e la mente corre già verso nuovi pensieri: si è in macchina e si pensa già al momento in cui si sarà a casa; a cena e non si vede l’ora di essere sul divano. Anche questo è ordine. Un ordine interiore che di riflesso porta ordine esteriore. E allora, perché non provare a fare un passo indietro e a vivere quello che si sta facendo con la mente e il cuore insieme?

Mettere in pratica alcuni principi come l’accuratezza e il portare a termine le azioni, dona la sensazione che il tempo raddoppi, che il lavoro scorra meglio e che le relazioni in genere migliorino. Inoltre, in generale, si comincia ad amare di più il silenzio.

“Non potete riordinare, senza prima avere eliminato ciò che è inutile, che ingombra,

che nuoce. Il riordino non è un impilare tutto con perfetta abilità È saper dire sì e

saper dire no. Il riordino contiene solo bellezza.”

Questo è l’incipit del secondo capitolo che apre realmente le porte della meraviglia del riordino. Può essere difficile comprendere quanto possa essere complesso separarsi dagli oggetti. Eppure è vero proprio il contrario: è l’accumulare che genera ansia.

Ricordi e cimeli di famiglia, sono davvero un argomento molto spinoso, ma piuttosto che averli dimenticati e rovinati in fondo ad un armadio l’autrice sostiene che sia importante dare a questi oggetti il giusto valore.

Certo, la società ultra consumistica in cui viviamo non rende facile questo compito. Più aumenta lo spazio a disposizione, più lo si riempie di acquisti impulsivi: detersivi, medicinali, gadget, tecnologia, cibo e così via. Come affrontare allora questo “di più”?

Con il quarto pilastro del metodo: evitando di compiere gesti banali e disattenti ma consapevoli; provando ad essere coscienti delle giornate e delle azioni, che non si svolgeranno più in maniera frettolosa e distratta ma con cura e presenza d’animo.

È vero, non è semplice mettere in atto tutti questi cambiamenti da soli; ed è per questo che i professional organizer devono aiutare i propri clienti a mantenere alta la motivazione durante le azioni di riordino.

Durante la fase di riordino è però necessario ricordare il corretto smaltimento dei rifiuti. Non necessariamente tutto è spazzatura; affidarsi ad associazioni benefiche o a mercatini di seconda mano è sempre una buona idea.

In un attimo si potrà far percepire la meraviglia di poter vivere in uno spazio finalmente a misura di chi lo abita; Tenendo gli oggetti che si amano davvero, scegliendo gli oggetti uno a uno, senza prolungare operazioni di riordino e conservando alcuni ricordi del cuore, si potrà cogliere cosa intende Elena Greggia con l’espressione “il potere dell’essenziale”.

 

Tania Belotti

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