Mangiare bene per lavorare meglio, grazie all’organizzazione e alla pianificazione

Cucinare è anche un modo per prendersi cura: degli altri, ma in primis di noi stessi. E mentre tutti ci ricordano quanto sia importante non lavorare in pigiama, avere una routine che preveda anche una passeggiata fuori una volta al giorno – e magari approfittarne per fare un po’ di esercizio fisico – pochi si prendono la premura di spiegarci che dobbiamo dare una dignità anche ai nostri pasti.

Oltre all’amor proprio, i dati ci dimostrano che quando mangiamo meglio, lavoriamo meglio: mangiare cibi che ci fanno stare bene aumenta non solo la nostra produttività ma anche la nostra felicità sul lavoro.

Perché e in che modo quello che mangiamo influenza le nostre prestazioni cognitive

Ogni giorno combattiamo una battaglia per rimanere in pari con e-mail, call e scadenze: il cibo è poco più che benzina per andare avanti. Ma i cibi che mangiamo fanno molto più di quanto pensiamo: il cibo ha infatti un impatto diretto sulla nostra performance cognitiva. Se ormai tutti sappiamo quanto sia importante mangiare bene per la nostra salute, dobbiamo ricordarci anche che può davvero fare la differenza sulla nostra mente, migliorando la concentrazione, l’attenzione, le capacità di problem solving. L’alimentazione, inoltre, non influisce solo sul nostro umore e sui livelli di energia, ma ha un impatto anche sulla creatività.

Perché questo accade? Quasi tutto ciò che mangiamo viene convertito dal nostro corpo in glucosio, che fornisce il “carburante” di cui il nostro cervello ha bisogno per rimanere sveglio e attivo. Quando siamo a corto di glucosio, abbiamo difficoltà a rimanere concentrati e la nostra attenzione va alla deriva: ecco perché è così difficile concentrarsi a stomaco vuoto.

Molti di noi avvertono questo meccanismo intuitivamente, ma, nonostante questo, è difficile prendere la decisione più saggia su cosa mangiare a pranzo. Nel momento in cui siamo stanchi, privi di energie e mentalmente svuotati è normale propendere verso quei cibi all’apparenza più soddisfacenti, più veloci ma, magari, meno salutari. Ecco perché dobbiamo fare sì che l’opzione più sana sia anche quella più facile, rapida ed economica. Vedremo come, nel prossimo paragrafo.

Organizzazione a tavola: come trasformare i nostri limiti in buone abitudini.

Per migliorare l’organizzazione dei nostri pasti, specie durante le giornate di lavoro, è fondamentale cercare di capire quali sono i limiti che ci impediscono di mangiare al meglio quando lavoriamo e provare a elaborare delle strategie per superarli.

 

  1. Pianificare, prima di essere in preda alla fame

L’opzione migliore è cucinare i propri pasti a partire da un menu settimanale. È il miglior modo per non farsi prendere dalla fame nera all’ultimo minuto e non finire con l’acchiappare la prima cosa che troviamo.

Il mio consiglio è di provare a compilarlo per una settimana decidendo cosa mangiare per un solo pasto al giorno dal lunedì al venerdì. In base al menu settimanale si può stilare una lista della spesa che includa più frutta e verdura possibile, pensando anche ai diversi colori.

All’inizio, creare il menu da zero non è facile. Il mio suggerimento è di inserire, una settimana per volta, un nuovo alimento da provare. Magari un cereale integrale o del cous cous che è anche veloce da preparare.

Il menu settimanale va usato con la consapevolezza che non è legge scolpita nella pietra, ma uno strumento flessibile.

 

  1. Non dimenticare gli spuntini

Una volta presa confidenza con la pianificazione del menu, è utile prevedere anche gli spuntini: invece che lasciare che il glucosio si esaurisca verso l’ora di pranzo, per molte persone funziona bene mangiare una piccola porzione di cibo a metà mattina (e a metà pomeriggio). Secondo alcune ricerche, pasti più piccoli e più frequenti mantengono il glucosio a livelli più stabili rispetto a un pasto abbondante.

Ecco alcune idee facili da preparare e trasportare:

  • Hummus, da mangiare con verdure crude o pane
  • Frutta secca ed essiccata
  • Frutta fresca con burro di nocciole o crema di sesamo
  • Yogurt, anche vegetale
  • Ceci arrostiti

 

  1. Gioca d’anticipo con il meal prep

Per evitare di arrivare all’ultimo momento con una grande fame e poco tempo a disposizione, ma allo stesso tempo non dover passare il weekend ai fornelli, ecco alcune idee che possono semplificare la preparazione dei pasti:

  • Scegliere ricette semplici da realizzare, adatte a tutta la famiglia: così non bisogna perdere tempo a cucinare cose diverse per gli altri.
  • Cuocere legumi e cerali in grandi quantità: in parte si possono usare durante la settimana, per preparazioni diverse, e in parte si possono congelare.
  • Congelare delle porzioni extra che avanzano dai pasti del fine settimana
  • Usare le verdure che rimangono a languire in frigo per preparare delle zuppe gustose
  • Le verdure surgelate fanno risparmiare tempo e possono essere una valida alternativa a quelle fresche in mancanza di tempo, così come i legumi in scatola.

  1. Curare l’ambiente in cui si mangia

Mangiamo con tutti i sensi, a iniziare dalla vista. E l’ambiente in cui mangiamo, inevitabilmente, ci condiziona: ecco perché bisognerebbe evitare di mangiare in piedi o davanti al computer. Apparecchiare, anche in modo molto semplice, spegnere i device e imparare a godersi il cibo sono tutte buone abitudini che permettono di mangiare meglio e con più soddisfazione.

 

  1. Scegliere piatti facilmente trasportabili e contenitori adatti, se si lavora fuori casa

Polpette, frittate e farinate, zuppe, wrap, insalate (dove per insalate non intendo quattro foglie di lattuga, ma piatti unici di cereali, legumi, verdure, semi oleaginosi) sono tutte opzioni veloci da preparare e facili da trasportare.

In questo caso bisogna scegliere il contenitore giusto per mantenere il cibo fresco e buono. In commercio ci sono tantissime soluzioni: dai bento box giapponesi ai classici contenitori di plastica. Se si possiedono già e hanno qualche anno, consiglio sempre di fare delle prove per verificare che le chiusure tengano bene l’olio e i liquidi, evitando disastri in fase di trasporto.

Un thermos può essere utile per mantenere il cibo caldo, mentre una bottiglia riutilizzabile in vetro o in metallo può fare comodo per tenere acqua e altre bevande.

 

 

Myriam Sabolla

Associata n. 163

 

www.thefoodsister.it

 

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