II Convegno nazionale APOI. Diversa-mente insieme

Quest’anno il convegno nazionale APOI si terrà in streaming, una novità assoluta. Questo del 2020 è il secondo convegno per APOI aperto solo agli associati e il primo a essere in streaming, una scelta che è conseguita all’emergenza sanitaria dettata dal corona virus. Gli associati si incontreranno virtualmente il 7 novembre e, anche se dovranno rinunciare all’opportunità di vedersi dal vivo, non hanno voluto rinunciare all’occasione di stare insieme, ma in maniera diversa, per fare del virtuale un terreno di scambio e dell’organizzazione un collante relazionale.

Il convegno inizierà alle 9 del mattino e si chiuderà alle 17. Gli associati avranno modo di focalizzare la loro riflessione su due temi in particolare – “Virtual Organizing” e “P.O. imprenditore” – e di approfondire in successive sessioni di confronto e tavoli di lavoro la discussione. Sarà l’occasione per far emergere i temi caldi e le difficoltà, ma anche per condividere esperienze belle e di successo. Una giornata di aggiornamento professionale che per molti è vissuta come un appuntamento, ma per altri è un’occasione importante. Per tutti vuole essere un’opportunità.

Opportunità. Il convegno nazionale costituisce per gli associati APOI una delle poche occasioni di vedersi e stare insieme fisicamente nello stesso luogo e quest’anno questa opportunità è stata messa da parte a beneficio di sicurezza, organizzazione, rispetto, cura e molto altro. Ma alcune altre buone opportunità ne sono derivate. La modalità in streaming, infatti, per certi versi più democratica e accessibile, permetterà ai più di partecipare, di non dover tralasciare impegni, di investire solo tempo e risorse necessarie allo stare insieme almeno virtualmente e di contribuire ad alimentare dialogo e scambio in maniera focalizzata.

Scambio. Il bello di incontrarsi tra persone che svolgono la stessa professione è lo scambio che deriva dall’incontro. Ci si scambiano risorse, consigli, metodi, racconti, aneddoti, sguardi, parole, informazioni, insomma tante cose. Si torna a casa e al lavoro con la testa piena o vuota e il cuore gonfio e le guance rosse. Perché si è dato o ricevuto, si è grati a qualcuno per aver ascoltato le parole giuste o si è soddisfatti per l’emozione provata e il contributo apportato. Anche quando l’incontro è virtuale lo scambio è possibile, anche se è più complesso (ma va organizzato!), e di sicuro richiede più attenzione e impegno.

Impegno. Se si vuole rendere veramente proficuo un incontro, anche virtuale, allora si deve essere predisposti ad ascoltare, a mettersi in gioco, a dare la propria attenzione e il proprio tempo. Un tempo molto intenso quando si partecipa a un convegno in streaming, dove è facile perdersi e disperdersi e che ha bisogno di fiducia.

Fiducia. Una comunicazione è efficace quando è accettata con fiducia e la fiducia in fondo per essere alimentata non chiede molto di più che schiettezza, coerenza, semplicità. Allora si possono anche superare i limiti della distanza e costruire qualcosa insieme che abbia un senso, un significato.

Significato. Il significato di ciò che facciamo dipende dalle parole che usiamo per definirlo. Usare parole chiare facilita la messa in pratica e induce a produrre azioni; è per questo che scegliere il linguaggio giusto diventa fondamentale.

Linguaggio. Il linguaggio ha il potere di dare forma e forza alle cose e alla realtà. Se vengono meno alcuni dei presupposti dello stare insieme, che sono la compresenza, la convivialità, l’esperienza, si può sempre contare sul talento delle parole e sul valore del linguaggio comune. Che per APOI vuol dire organizzazione.

 

 

Fabiola Di Giov Angelo

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