“I P.O. e l’organizzazione fiscale – Come organizzare le finanze in modo che la professione sia sostenibile da subito”

L’area fiscale non sempre è un’area piacevole da vivere, non per tutti almeno, e soprattutto all’inizio della professione può essere piena di incognite e a volte anche di paure (legittime), ma l’organizzazione, soprattutto in questo caso, può fare la differenza e può addirittura essere un’ottima base per dare il giusto booster ad una professione sempre più utile ed autorevole: quella del professional organizer.

In questo articolo verranno trattati gli step indispensabili per avviare con il piede giusto la professione di P.O. da un punto di vista fiscale, ovvero come organizzare le finanze in modo che la professione sia sostenibile da subito.

Buona lettura!

Se c’è una cosa che fa paura all’inizio di un’attività professionale è senza ombra di dubbio la parte fiscale.

“Devo aprire la partita IVA o all’inizio svolgo lavoro occasionale?”

“Se apro partita IVA, quale regime fiscale mi converrà scegliere?”

“Ce la farò a pagare le tasse?”

Domande più che legittime che all’inizio possono creare un po’ di ansia. All’inizio del proprio business per un nuovo Professional Organizer potrebbe essere difficile capire e conciliare tutta la documentazione necessaria ai fini fiscali, ma è utile per sé per il futuro per potere capire cosa funziona bene e cosa invece no.

Andiamo per ordine, anzi per step.

 

Step 1: chiarezza

Perché hai scelto di fare il P.O., ma soprattutto come? Il P.O. è ormai una figura professionale di alto spessore che gode e godrà sempre più di maggiore autorevolezza, non può prescindere da un contesto adeguato e professionale.

Vuoi lavorare on-line? Off-line? Entrambi?

Dalla tua chiarezza e da come vuoi operare dipende tutto il resto. Continua a leggere e vedrai che sarà tutto più chiaro alla fine di questo articolo.

 

Step 2: informazione

Se hai deciso di affrontare seriamente la professione, (come immagino tu abbia fatto o staresti leggendo questo articolo) prendi tutte le informazioni che puoi. Leggi, chiedi a chi è già P.O., informati in qualsiasi maniera. L’informazione è alla base di scelte consapevoli.

 

Step 3: commercialista

È una scelta cruciale. Non tutti i commercialisti sono uguali. Oltre ad avere fiducia nella persona, dovrai valutare la sua disponibilità perché, soprattutto all’inizio, avrai mille dubbi e dovrai essere libero o libera di fare tutte le domande che vuoi ed avere le risposte nel più breve tempo possibile.

Poi considera che i campi di operatività del commercialista sono molteplici per cui se, per esempio, vuoi lavorare anche o prevalentemente on-line chiedi se questo è di sua competenza. Dal commercialista dipende moltissimo il giusto inquadramento della professione e la corretta scelta del codice ATECO in base alle attività che vorrai svolgere come P.O. Ecco alcuni esempi:

Vuoi fare solo consulenze? Vuoi anche vendere prodotti digitali, come ad esempio corsi o libri/dispense?

Dalla chiarezza su come vorrai lavorare dipende tutto il resto: iscrizione alla Camera di Commercio, iscrizione all’INPS (gestione ordinaria o gestione separata), scelta del regime fiscale (forfetario, semplificato, ordinario, altro).

Se è vero che non si può prescindere dalla figura del commercialista è anche vero che va scelto con cura per evitare spiacevoli inconvenienti.

 

Step 4: business plan

Se vuoi iniziare con il piede giusto la professione del P.O., non puoi non iniziare da lui: il business plan. È lo strumento che rappresenta la bussola del tuo business ed è da lì che si dirama tutto il resto. Sia che tu stia avviando la professione di P.O. da zero, sia che tu stia svolgendo questa professione già da tempo, non puoi non ragionare sugli obiettivi di business e di fatturato. La strategia, la comunicazione e tutto il resto vengono dopo.

 

Step 5: organizzazione documentazione fiscale

Dopo avere avuto istruzioni chiare dal tuo commercialista su come e cosa comunicare, tieni presente che:

  • In base all’organizzazione del tuo commercialista potresti dover utilizzare un software contabile come da sue indicazioni. Ormai la fatturazione elettronica è obbligatoria quasi senza eccezioni (ancora per poco parrebbe), dunque la conservazione digitale è d’obbligo.
  • dovrai monitorare le spese e non solo, mantieni un registro quotidiano di tutte le spese e delle entrate. Puoi optare a tuo gusto per il cartaceo, per un semplice file excel o uno dei tantissimi tool esistenti. Conserva sempre tutte le ricevute che documentano le spese relative all’attività.
  • dovrai separare le finanze professionali da quelle personali.
  • Fare una revisione fiscale periodica per identificare aree di miglioramento e garantire che le pratiche fiscali rimangano aggiornate, di concerto con il tuo commercialista o la tua commercialista.

 

Approfondiamo

Entriamo ancora più nello specifico dell’organizzazione della documentazione.

Procedi a categorizzare in modo appropriato tutta la documentazione fiscale. Questo include fatture, ricevute, scontrini, contratti e registrazioni di pagamento. Una categorizzazione precisa facilita la revisione e l’analisi da parte del commercialista, ma anche la ricerca di un documento specifico.

Archivia in formato digitale per salvare spazio fisico, ma rendere anche più semplice la gestione e la ricerca dei documenti, oltre che consentire una gestione sostenibile ai sistemi di stampa e non causare danni all’ambiente. Utilizzando i sistemi di archiviazione cloud, i P.O. garantiscono che i documenti siano accessibili in modo sicuro sia da loro che dai loro commercialisti.

Stabilisci una comunicazione regolare e aperta con il commercialista; puoi fornirgli accesso alla documentazione ben organizzata, questo può aiutare a identificare potenziali risparmi fiscali e ad assicurare la conformità fiscale.

Mantieni sempre aggiornata la documentazione fiscale con tutte le transazioni recenti. Questo ti consentirà di non dimenticare nulla, ma anche di avere una visione chiara della situazione finanziaria e fiscale, facilitando la pianificazione e la preparazione per le scadenze fiscali.

Crea una checklist di tutti i documenti richiesti dal commercialista per la preparazione delle dichiarazioni fiscali. Questo ti aiuterà a garantire che nulla venga omesso o dimenticato e che il processo di presentazione delle dichiarazioni fiscali sia svolto in modo efficiente e tempestivo.

Integrando una gestione documentale attenta fin dall’inizio costruirai una base solida per il successo a lungo termine. La comprensione e la conciliazione della documentazione non solo assicurano la conformità fiscale, ma forniscono anche preziosi insights per il miglioramento continuo e la crescita sostenibile del business.

 

 

Gianna Di Girolamo

www.giannadigirolamo.it

 

 

 

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