L’utilità dei professional organizer in tempo di Covid, intervista per Labitalia Adnkronos

L’organizzazione è sempre più pervasiva. Sembra che ogni ambito della vita abbia bisogno di essere riorganizzato, alleggerito, semplificato, soprattutto in un momento in cui tutto vacilla e le certezze ci sembrano sfuggire di mano. Tornare a occuparsi di sé, delle proprie cose, e di ciò che ci circonda sembra più evidente. La casa e i suoi spazi sono tornati a essere sotto i nostri occhi. La gestione del tempo e delle attività sembrano fondamentali.

Dal 2013 in Italia esiste un’Associazione che si chiama APOI, Associazione Professional Organizers Italia, che riunisce i professionisti dell’organizzazione.

Che possono fare i professional organizer?

I professional organizer sono professionisti con profonde conoscenze e competenze di organizzazione personale, conoscono strumenti e strategie, metodi e teorie per gestire in maniera funzionale spazi e tempi sia domestici che lavorativi. La complessità della realtà che ci circonda, la quantità di cose di cui dobbiamo occuparci, gli oggetti di cui ci circondiamo, gli impegni che dobbiamo gestire, i ruoli che ricopriamo, le responsabilità che assumiamo, rendono indispensabile avere una buona organizzazione e allenare in maniera continuativa le nostre abilità organizzative. Tutti fanno molti sforzi organizzativi, ma non sempre questi sono soddisfacenti o duraturi. I professionisti dell’organizzazione aiutano a impostare sistemi organizzativi adatti a ciascun individuo, personalizzati, facili da mantenere e che durano nel tempo.

Come è regolamentata questa professione?
I professional organizer rientrano tra le professioni non organizzate, ovvero quelle professioni che non hanno un albo. A regolamentare queste professioni è la legge 4 del 14 gennaio 2013, su cui APOI Associazione Professional Organizers Italia fonda le proprie basi. In particolare APOI rientra nell’elenco del MISE, Ministero dello sviluppo economico, nelle ‘Associazioni che rilasciano l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci’, cioè quelle associazioni che autorizzano i propri iscritti a utilizzare in tal modo il riferimento all’iscrizione.

Il ruolo dell’associazione professionale quindi sta nel garantire il rispetto delle regole deontologiche, nell’agevolare la scelta di qualità e la tutela degli utenti, nel rispetto delle regole sulla concorrenza e del codice del consumo, quindi è un garante di tutela del mercato.

In particolare tutti gli associati sono tenuti a sottoscrivere e rispettare il codice etico che regola le loro relazioni nei confronti dei clienti, dell’associazione, dei colleghi.

Entrare in casa, o nella vita privata o professionale di una persona è molto delicato. Ma il valore aggiunto di lavorare con i professional organizer è veramente alto. Ci spiega cosa vuol dire essere PO? e PO di APOI?

Il supporto organizzativo dato dai professional organizer ai loro clienti ha sicuramente un impatto pratico, perché semplifica la gestione degli spazi, degli oggetti, degli impegni, e perché aiuta a capire quali risorse si hanno a disposizione e come sfruttarle al meglio attraverso una buona organizzazione. Oltre a questo però i cambiamenti che si innescano mentre si sistema e si riorganizza hanno un’influenza positiva sullo stile di vita e sulle relazioni; un’organizzazione funzionale può quindi facilitare non solo la propria vita, ma anche quella delle persone che interagiscono, a casa e al lavoro.

Perché in questo momento in particolare l’organizzazione è così importante?

In questo momento più che mai l’organizzazione è diventata necessaria perché i cambiamenti nello stile di vita e nel lavoro di ciascuno sono tanti. Molte abitudini organizzative consolidate si rivelano non funzionali o non adatte alle nuove esigenze e questo mette in discussione tanti sistemi e strategie organizzative finora adottate. L’organizzazione personale non è più solo un fattore individuale che ciascuno deve affrontare e risolvere da solo, ma diventa un’opportunità di apprendimento, crescita e resilienza. La gestione di oggetti, spazi, impegni, cose da fare, è diventata un tema centrale, e la vita di ognuno può essere semplificata se questa gestione avviene in modo fluido e naturale.

Perché nel 2020 APOI ha scritto il suo Manifesto?
Quest’anno APOI ha deciso di condividere ancor più fortemente i valori in cui crede, perché l’organizzazione e il sapersi organizzare può essere d’aiuto oggi più che mai, nella situazione in cui ci troviamo. L’Associazione vuole quindi sensibilizzare sul tema dell’organizzazione personale come strumento per vivere una vita migliore, piena e appagante. Vuole facilitare l’uso di uno stesso linguaggio organizzativo per migliorare la comprensione, la collaborazione, le relazioni e la vita. E vuole ribadire che una buona organizzazione, anche grazie ai nostri professional organizer, è alla portata di tutti.

 

Intervista pubblicata il 27 novembre 2020 su Labitalia Adnkronos

Sabrina Toscani, presidente di APOI

Organizzare Italia

 

 

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