La crescita di APOI e la qualità della professione

Sabrina Toscani, presidente APOI

APOI cresce e la professione dei professional organizer è sempre più conosciuta in Italia. Quest’anno l’associazione ha compiuto sei anni e ha raggiunto per la prima volta il numero di cento associati. Le basi legislative della legge 4/2013 ci riportano tutti i requisiti a cui l’associazione e i suoi membri devono sottostare e che sono state estremamente utili per assicurare una modalità di crescita e di sviluppo controllata, coerente e di qualità.

Questo è il motivo per cui quest’anno APOI ha sentito la necessità di aggiornare il suo regolamento interno con nuove regole che ne agevolino e ne facilitino la crescita, in vista dell’ulteriore aumento previsto del numero degli associati e del crescere dell’interesse nei confronti della professione.

La valutazione in entrata

La prima di queste novità è rappresentata dal test di valutazione che viene erogato a chi richiede per la prima volta di far parte di APOI: le persone interessate al momento della richiesta di iscrizione devono elencare tutta quella serie di esperienze che le hanno portate all’idea di associarsi. Oltre a questo devono motivare la loro volontà di iscriversi rispondendo a varie domande che intendono verificare il tipo di formazione ricevuta, le esperienze maturate, le conoscenze che si intendono mettere in campo, le competenze trasversali indispensabili per essere dei buoni professionisti dell’organizzazione. Questo test aiuta l’associazione a valutare il reale allineamento delle motivazioni degli aspiranti professional organizer con i valori espressi dall’associazione e a conoscere meglio i suoi membri fin dal primo momento in cui fanno accesso alla vita associativa.

Il rinnovo dei requisiti

Una seconda novità è rappresentata dalla richiesta di requisiti per confermare la propria condizione di soci senior. In questo caso la verifica viene fatta sulla base dell’esperienza che i professional organizer sono in grado di documentare all’associazione, attraverso determinati e stringenti requisiti. Questo passaggio risulta necessario affinché l’associazione possa rinnovare il rilascio l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci, previsto dalla legge 4/2013 per il nostro tipo di associazione professionale. Gli associati sono in questo modo stimolati ad allargare sempre le esperienze e a migliorare continuativamente la formazione.

I referenti APOI

Un ulteriore passaggio significativo compiuto in questo periodo è stato l’individuazione della figura dei referenti d’area: si tratta di professional organizer senior che hanno già esperienza come professionisti e che fanno parte di APOI da oltre due anni. Questi saranno il punto di riferimento dell’associazione sul territorio per tutti gli associati junior. I primi due anni dell’avvio della professione, periodo in cui si è appunto inquadrati come associati junior, sono i più delicati e ci sono tante cose da imparare e di cui essere informati riguardo alla vita dell’associazione e alle sue regole. Questa figura rappresenta quindi un anello di congiunzione tra il nuovo associato e l’associazione stessa: un modo per rispondere alle domande, per proporre idee, per ricevere riscontri e per aumentare così la qualità della condivisione dell’associazione da e per i propri associati.

L’unione fa la forza

Un’ultima ma non meno importante novità è stata la scelta di dedicare il nostro evento nazionale solo alla presenza dei nostri membri. Ciò ha permesso di dedicare molto più tempo alla conoscenza, alla condivisione, allo scambio di informazioni, alla formazione e all’impostazione di una chiara strategia associativa per i prossimi tre anni. La crescita della professione si alimenta dell’entusiasmo e della passione messe in campo da tutti i professional organizer, junior e senior, che ogni giorno investono tutte le loro energie per diffondere la cultura dell’organizzazione e per aiutare le persone a godere dei benefici di una vita più organizzata.

Il futuro

Il percorso di un’associazione professionale è complesso ed entusiasmante, ogni nuovo passo viene fatto sulla base delle esperienze affrontate nei nostri pochi anni di vita, e ogni nuova esperienza deve essere condivisa con tutti i membri e testata per verificarne l’efficacia. L’obiettivo di questo percorso è chiaro: APOI vuole assicurare un alto grado di eccellenza alla professione dei professional organizer e il suo sforzo in questi anni andrà certamente sempre più in questa direzione.

 

 

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