Guida per Professional Organizer (e non solo)
Quando lavori come Professional Organizer , è facile cadere nella trappola del “prima i clienti, poi io”. Ma cosa succede se non inseriamo noi stessi nella nostra agenda? Questo articolo ti guida a pianificare le ferie come parte integrante del tuo lavoro, per rigenerarti davvero e tornare con più motivazione e creatività.
Quando il Professional Organizer organizza… per sé
Lavorare nel mondo dell’organizzazione e del supporto agli altri può avere un effetto collaterale pericoloso: mettere sempre sé stessi in secondo piano. Il rischio? Arrivare esausti alla pausa estiva o, peggio, non concedersela affatto.
Prendersi sul serio, pensare a sé stessi come a un cliente è un gesto di cura e professionalità. Applicare a sé le stesse strategie che usiamo con i clienti significa riconoscere i propri bisogni e mettersi al centro.
Tutti abbiamo bisogno di tempo di riposo reale, spazi per la decompressione emotiva e momenti di digital detox per fare chiarezza e rigenerarsi.
Pianificare le ferie come parte del lavoro
Se le ferie non sono pianificate, non accadranno. Inserirle nel calendario professionale con largo anticipo è il primo passo per dargli valore e motivarsi nella ricerca della meta, come anche dedicare il giusto tempo alla pianificazione del viaggio. Che sia in solitaria o in famiglia, dedicare il giusto tempo alla sua organizzazione, permette poi di godersi quei giorni di relax e vacanza.
Come farlo in modo efficace:
- Segnare le ferie in agenda come appuntamenti fissi e non modificabili, tenendo conto delle esigenze di tutta la famiglia.
- Comunicare con chiarezza ai clienti, indicando le date di chiusura, le tempistiche per eventuali consegne, e inserendo un messaggio “fuori ufficio”.
- Organizzare le settimane precedenti: meglio una chiusura soft, con attività leggere, o uno sprint finale per chi ama arrivare “a zero”, in modo da poter staccare senza pensieri.
Il kit vacanza dei Professional Organizer: leggerezza e presenza
Andare in vacanza non significa sempre “staccare del tutto”, ma può voler dire scegliere cosa portare con sé, anche mentalmente. Io mi avvalgo di strumenti che mi permettono di non dimenticare le cose importanti.
Strumenti utili prima di partire:
- Una to-do list cartacea o un app offline per annotare le cose da mettere in valigia
- Un elenco dei documenti da portare con sé
- In base alla destinazione, preparare medicine da non dimenticare
- Un block notes per appunti liberi, per chi ama riflettere anche in vacanza
- Routine leggere, come una camminata al mattino o 10 minuti di journaling.
E, soprattutto, cosa lasciare a casa:
- Il senso di colpa per aver staccato
- La rigidità da “devo essere produttivo”
- L’ansia da iper-controllo e perfezionismo.
Preparare un rientro morbido
Il rientro può fare la differenza tra sentirsi sopraffatti o ritrovare il ritmo con calma.
Ecco alcuni consigli per un ritorno più dolce:
- Non prenotare appuntamenti il primo giorno di rientro: serve tempo per ripartire in modo consapevole e sereno.
- Creare un piano di rientro leggero, con priorità chiare e definite su email, progetti e clienti.
- Iniziare una “riconnessione mentale” già negli ultimi giorni di vacanza, ad esempio scrivendo una lista di 3 cose che ti entusiasmano per il ritorno, oppure visualizzando una giornata tipo positiva.
La vacanza come occasione di riflessione professionale
Le ferie possono diventare uno spazio prezioso per osservare la propria attività da una distanza utile.
Senza il caos quotidiano, puoi:
- Leggere un libro che avevi lasciato in sospeso,
- Riflettere sul tuo modo di lavorare,
- Annotare nuove idee o intuizioni che emergono nei momenti di quiete.
Perché disconnettersi fa bene anche al lavoro
La vera innovazione spesso nasce quando ci disconnettiamo dal fare continuo. Dare spazio all’ozio creativo e alla lentezza può diventare un acceleratore di chiarezza, motivazione e direzione professionale.
L’importanza di prendersi cura di sé
Organizzarsi per le ferie non è un lusso, ma una parte essenziale del lavoro , soprattutto per chi supporta gli altri nella gestione del tempo, degli spazi e delle energie. Prenderti cura di sé stessi è il miglior esempio che puoi offrire a chi ti segue e ti sceglie per lavorare insieme.
E tu, hai già bloccato in agenda le tue ferie estive?



