Costruire una relazione di fiducia

Come professional organizer ho scelto di lavorare con i liberi professionisti, allenando le loro competenze organizzative in ambito professionale.

Mi rivolgo a questa categoria di persone perché io per prima ho intrapreso questa strada, ovvero quella della libera professione, e ne affronto quotidianamente le sfide e le difficoltà (organizzative e non solo).

Da questa scelta ho tratto tre importanti lezioni.

Quello che leggerai è un post che parla di scelte.

Di vita. Di lavoro. Di presenza e di comunicazione del P.O. verso il proprio pubblico.

Scegli clienti che conosci

Una delle prime cose da fare quando si intraprende un’attività in proprio è quella di identificare chiaramente il proprio pubblico, le persone alle quali si intende rivolgere il proprio messaggio e per le quali sono progettati i propri servizi.

All’inizio della mia carriera come professional organizer pensavo che mai e poi mai avrei operato in ambito professionale, reduce da un periodo di lavoro come dipendente in un contesto che percepivo come sempre più soffocante.

Ma, nel momento in cui ho deciso di affrontare il cambiamento, licenziarmi e aprire partita Iva, ecco che qualcosa è cambiato.

Ho vissuto in prima persona la sensazione di riprendere il controllo della mia vita, grazie anche all’organizzazione personale. E ho desiderato che anche altri liberi professionisti potessero provarla.

Riconoscere nei propri clienti ideali, se non tutte, alcune delle tue caratteristiche e/o degli elementi di una situazione comune nella quale hai vissuto e dalla quale hai tratto un insegnamento: questo, dal mio punto di vista, è un passaggio che aiuta tantissimo a fare il primo passo per diventare professional organizer.

Scegli di produrre valore

I tuoi clienti hanno bisogno di qualcosa. Individua il bisogno e crea valore per lui o per lei.

Qualcosa che possa applicare nel suo quotidiano, uno stimolo a fare il primo passo, uno o più strumenti che può utilizzare da sè. Mentre fa la tua conoscenza, riconosce la tua competenza e si affida poi a te per risolvere il suo problema.

La mia scelta è stata quella di creare, in primis, valore online. Questo perché il mio pubblico lavora e si forma molto spesso attraverso i canali in rete.

Crea un sito che rappresenti la “casa” del tuo valore. E un po’ alla volta integralo con gli strumenti e i canali che sarai in grado di mantenere attivi e aggiornati.

La mia prima scelta è stata quella di dedicare le mie energie a un blog. Poi, dopo un paio d’anni, è arrivato il podcast. C’è chi ha scelto i video, chi le presentazioni dal vivo.

Individua i canali dove puoi incontrare il tuo pubblico. Pensa ai tuoi potenziali clienti ogni volta che scrivi e/o registri qualcosa. Instaura con loro una relazione basata sull’ascolto dei loro bisogni e sulla creazione di fiducia nei tuoi.

Scegli la rete, sempre e comunque

L’uomo è un animale sociale. Lo ha scritto Aristotele.

Conoscere (e farsi conoscere da) altre persone, cercare il confronto, parlare di sé e del proprio lavoro ma anche ascoltare i bisogni degli altri, credo sia una chiave molto efficace per avvicinarsi al proprio pubblico.

La mia esperienza mi ha portato infatti a non mancare mai a un Freelance Camp, a un Freelance Day… Insomma, a tutti quegli eventi con scritto “freelance” davanti! 😉

Questo perché i liberi professionisti sono le persone alle quali ho scelto di parlare.

Se hai deciso di parlare ai papà super impegnati tra trasferte di lavoro e famiglia, dove puoi trovarli?

Se hai scelto di parlare alle famiglie che stanno affrontando un cambiamento come un trasloco, come puoi farti trovare nel momento in cui avranno bisogno di te?

Perché dopotutto il lavoro dei professional organizer è questo.

Non solo ordine, etichette Gmail e magliette piegate a pacchetto: i professional organizer sono quei professionisti ai quali affidarsi quando si avverte che c’è qualcosa che non va e si ha bisogno di una mano.

E quando questo accade, i professional organizer devono lì, pronti e con la mano tesa. La scintilla scatta solo nel momento in cui c’è fiducia nella relazione che hai saputo creare.

 

Di Chiara Battaglioni

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