Professioniste e professionisti dell’organizzazione: chi sono, cosa fanno

Quando l’organizzazione è la soluzione

Che cos’hanno in comune l’ansia di non sapere cosa indossare la mattina e la sensazione di non aver combinato niente in ufficio? E cosa lega l’aspetto della tua scrivania quando finisci di lavorare alla tua (eventuale) lista della spesa? Ancora, perché prendere nota di tutto ciò che ti preoccupa aumenta relax e concentrazione, mentre una casa ingombra di oggetti che non ami e non usi è stressante?

Certo, se ti trovi su questo sito un’idea ce l’hai: è questione di organizzazione. Quando fatichiamo nella gestione del quotidiano, quando il tempo che passiamo al lavoro non porta risultati, quando il disordine e la confusione dilagano, una buona organizzazione personale può aiutarci. Allo stesso modo, lucidità e capacità di concentrazione sono spesso il frutto di un’organizzazione personale orientata davvero sui nostri desideri e i nostri bisogni.

Non tutte le persone, però, sono “naturalmente organizzate”, ed è per loro che è nata e si è sviluppata la figura del professionista dell’organizzazione, o professional organizer (PO), sorta negli Stati Uniti a metà anni ‘80. Da allora si è diffusa in tutto il mondo, ed è approdata in Italia qualche anno fa grazie alle pioniere che hanno dato vita ad Apoi, l’associazione dei professional organizer italiani che ha da poco festeggiato il suo quinto compleanno.

Chi sono i professional organizer…

Ma chi sono, e da dove vengono, i professional organizer? Data la giovane età della professione, specialmente in Italia, tra loro puoi trovare sia persone provenienti dai più diversi percorsi lavorativi, sia giovani che, affacciandosi al mondo del lavoro, hanno deciso da subito di diventare professionisti dell’organizzazione. Se vuoi conoscere i volti, i nomi e le storie dei professional organizer aderenti ad Apoi, puoi cliccare qui.

Le associate e gli associati Apoi sono tenuti a rispettare un codice etico. Inoltre l’associazione rientra tra quelle che rispondono alle ‘Disposizioni in materia di professioni non organizzate’ ai sensi della legge 14 gennaio 2013 n. 4 in vigore dal 10 febbraio 2013, ed è inserita nell’elenco delle associazioni professionali che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi del Ministero dello Sviluppo Economico. È per questa ragione che, tra l’altro, i PO aderenti all’associazione devono seguire ogni anno un certo numero di ore di formazione obbligatoria sui temi riguardanti la professione.

Del resto, la mission di Apoi parla chiaro: “L’Associazione Professional Organizers Italia (Apoi) crede che uno stile di vita organizzato migliori la qualità del vivere. Promuove strumenti, azioni, metodi affinché tutti possano godere al meglio della propria vita attraverso l’organizzazione. Apoi sviluppa e promuove la filiera dell’organizzazione professionale in Italia, assicurando che venga raggiunto e mantenuto un alto standard di professionalità e credibilità dei propri associati”.

…e cosa fanno

La definizione più semplice del lavoro dei professional organizer è questa: aiutare le persone a organizzarsi. E organizzarsi significa, tra l’altro, gestire nella maniera migliore le risorse che si hanno a disposizione, e in particolare lo spazio, il tempo, le energie e il denaro (sì, anche i soldi sono spesso una questione di organizzazione).

Così, gli ambiti di intervento dei PO coprono uno spettro molto ampio: dalla casa al lavoro (in azienda o nel variegato mondo del lavoro autonomo), dallo stile di vita alla gestione dei cambiamenti, dall’uso del tempo alla sua liberazione. In pratica, i professionisti dell’organizzazione aiutano i clienti a ottimizzare le loro risorse in modo che possano svolgere facilmente le attività che desiderano o che devono svolgere – che si tratti di sistemare un guardaroba o di organizzare gli impegni della giornata, di pianificare un progetto di lavoro o di migliorare la routine domestica. Naturalmente, i professionisti aderenti ad Apoi tendono a specializzarsi, in modo da poter proporre ai clienti una preparazione più specifica e strumenti di lavoro più raffinati.

Nei loro interventi, le professioniste e i professionisti dell’organizzazione puntano a creare insieme ai clienti dei sistemi organizzativi personalizzati, in grado di sciogliere eventuali nodi problematici e, soprattutto, di rispondere in modo duraturo alle esigenze espresse dai clienti. Non sono soltanto interventi pratici, dunque, ma veri e propri percorsi formativi, in cui i PO aiutano i clienti ad affinare le loro abilità organizzative trasmettendo loro le proprie competenze e condividendo con loro approcci, tecniche e informazioni di carattere organizzativo.

Cristina Biasini

 

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