Com’è nata Apoi, l’associazione italiana dei professionisti dell’organizzazione

A ottobre festeggeremo il compleanno di Apoi. L’associazione compie cinque anni e per questo ci piace l’idea di raccontarti la sua storia: com’è nata, chi c’era sin dall’inizio; insomma, vogliamo condividere con te l’avvio della nostra esperienza come pionieri dell’organizzazione in Italia.

Le prime protagoniste di questa storia siamo noi, cofondatrici dell’associazione: Sabrina Toscani (attuale presidente), Irene Novello (vice presidente) e io, Silva Bucci (tesoriera e consigliera). C’erano inoltre, e sono stati indispensabili, anche altri associati, come Chiara Battaglioni (anche lei ora consigliera) e Alessandro Cavallin; dopo qualche mese si è unita ai primi associati la nostra addetta alle pr, Francesca Pansadoro.

Per la nascita dell’associazione, a ottobre 2013, ci siamo incontrate un fine settimana a casa mia, a Faenza. In occasione di questo primo incontro, Sabrina, Irene, Chiara e io abbiamo scritto i contenuti del sito, la mission, l’atto costitutivo e il codice etico dell’associazione. In realtà, prima di questo incontro, Alessandro Cavallin aveva indicato a Sabrina alcune persone che già operavano nell’ambito del professional organizing (tra cui la stessa Irene). Sabrina e io ci eravamo conosciute a febbraio del 2013 e più o meno nello stesso periodo si erano incontrate anche Sabrina e Chiara. Durante l’estate Sabrina aveva conosciuto anche Irene e poco dopo è nato il progetto di Apoi.

È doveroso menzionare anche lo Studio Garattoni & Vaccariello, i nostri super commercialisti che ci suggerirono di istituire un’associazione professionale (un tipo di associazione nata quasi con noi, con la legge 4/2013) anziché una semplice associazione culturale, e che ci seguono da allora dandoci indicazioni preziose.

A dicembre 2013 eravamo 6 associati, alla fine del 2014 circa 60 e attualmente l’associazione conta 90 iscritti in tutta Italia, dalla Sicilia alla Val d’Aosta. Apoi aveva e ha tuttora l’intento di sviluppare e promuovere la filiera dell’organizzazione personale in Italia, assicurando che venga sviluppato e mantenuto un alto standard di professionalità.

Il primo obiettivo del board è stato la realizzazione del primo evento nazionale a Bologna (dove quest’anno torneremo per festeggiare il quinto compleanno). E, per promuovere l’evento, Francesca Pansadoro ha parlato per la prima volta in tv di noi, ospite di Geo&Geo. È stata la prima di una lunga serie di interviste a Sabrina, a Irene e a tutto il board, cui sono seguiti servizi televisivi e articoli sul web, riviste e giornali: il tutto grazie alla nostra insostituibile addetta stampa Fabiola Di Giov Angelo.

Durante il primo evento di Bologna, pensato come una conferenza sulla gestione degli spazi e del tempo, abbiamo presentato l’Associazione e la professione di P.O. e affrontato temi come il multitasking e la disorganizzazione cronica. Sul palco eravamo in tre, oltre a un’ospite dell’associazione inglese. La risposta del pubblico (erano presenti 250 persone) ci ha dato una grandissima carica e ci ha fatto pensare di essere davvero sulla buona strada. Poche settimane prima dell’evento, inoltre, eravamo riusciti a conquistare il nostro primo partner: Domopak Living, che ci sostiene e crede in noi dal 2014.

La tappa successiva è stata ideare la seconda manifestazione nazionale annuale dell’associazione: la Settimana dell’Organizzazione (Sdo). Nata nel marzo 2014, ha coinvolto tutti gli associati invitandoli a organizzare eventi divulgativi nelle proprie città, contenuti gratuiti sull’organizzazione fruibili attraverso i canali social di Apoi (sito e pagina Facebook). Anche la Sdo ha avuto un grande successo, sia sulla stampa che a livello di presenze fisiche e sui social.

Nel tempo abbiamo scelto di spostare l’evento nazionale verso la fine dell’anno, e la seconda edizione è stata realizzata a Milano il 7 novembre 2015. Per questo secondo evento abbiamo ideato un nuovo format interattivo con giochi e workshop sull’organizzazione in famiglia, al lavoro e nello stile di vita. Abbiamo chiesto la disponibilità a partecipare attivamente a tutti gli associati, e circa 50 di loro hanno accettato. È stato indimenticabile vedere l’emozione di chi parlava in pubblico per la prima volta, mettendosi in gioco esattamente come le cinque o sei persone dell’anno precedente e dando a tutti noi una grandissima carica di energia per parecchi mesi.

Sono state altrettanto emozionanti e hanno avuto una grande partecipazione anche le edizioni successive, sia della Sdo che degli eventi nazionali (il terzo Roma nel 2016 e il quarto a Torino a novembre 2017).

Fin dalla prima edizione, la mattinata dell’evento nazionale è dedicata a un incontro riservato agli associati: un momento importante per condividere con tutti i risultati e i progetti dell’associazione, e anche un’occasione preziosa per conoscerci e scambiare opinioni e idee sul nostro appassionante lavoro.

Durante la plenaria di Torino il board ha deciso di far crescere l’associazione istituendo gruppi di lavoro per coinvolgere sempre più attivamente gli associati sulle attività che più ci stanno a cuore: la professione, la formazione e la comunicazione. Questo post, per esempio, esce grazie al gruppo di lavoro sulla comunicazione, che mira a far conoscere la nostra professione, il valore dell’organizzazione e tutto quello in cui crediamo.

Silva Bucci
Tesoriere e cofondatrice di Apoi

 

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